MODULO 1: DALLE ORIGINI AL PROTORINASCIMENTO
Il modulo, articolato in 20 lezioni da un’ora ciascuna, svilupperà il concetto dell’arte e il modo di comunicare dell’uomo attraverso di essa. Da uso quotidiano alla realizzazione di grandi opere di ingegneria, da forma di propaganda a mezzo per la divulgazione della conoscenza delle Sacre Scritture.
Il corso avrà inizio lunedì 11 novembre 2024 e si concluderà lunedì 7 aprile 2025
Un incontro settimanale in perfetto relax da casa tua dalle 19.00 alle20
Costo:
Intero modulo n. 20 lezioni € 150,00
Metà modulo n. 10 lezioni (a scelta) € 80,00
Singola lezione € 9,00
Lezione 1 – La nascita dell’arte e il suo sviluppo nella preistoria e nelle grandi civiltà del vicino oriente
L’Arte è quel linguaggio universale che lega passato, presente e futuro, per mezzo di un sentimento insito in tutti gli uomini, di tutti i tempi e di ogni luogo.
La prima lezione del corso si prefigge di sviluppare questo argomento e di come poi trovi applicazione sin dalle epoche più antiche, essendo l’Arte, in ogni sua manifestazione, la più alta espressione umana di creatività e di fantasia, ovvero l’unico modo che consente all’uomo di esteriorizzare la propria interiorità.
Partendo dalle espressioni propiziatorie dell’uomo primitivo, la lezione indagherà le forme più evolute e compiute delle grandi civiltà vicino Oriente: Sumeri, Assiri, Babilonesi.
(lunedì 11 novembre 2024, ore 19.00; Socio divulgatore: Isabella)
Lezione 2 – L’Arte egizia
Precedente al IV millennio a.C., l’Arte egizia si intreccia nei secoli con l’arte delle culture vicine. Da sempre legata a intenti celebrativi e di propaganda, è caratterizzata da complesse simbologie legate alla religione e alle tradizioni funerarie. Il termine “arte” non esisteva nella lingua egizia, perché il compito dell’artista non era certamente quello di creare, inventare, quanto piuttosto di concretizzare i simboli della potenza terrena e ultraterrena.
(lunedì 18 novembre 2024, ore 19.00; Socio divulgatore: Isabella)
Lezione 3 – L’arte greca
L’Arte greca, quella sviluppatasi in una vasta area abitata da popolazioni di lingua ellenica, ebbe un’enorme influenza culturale in alcune aree geografiche dal mondo antico fino ai nostri giorni. Grazie alle scoperte archeologiche ottocentesche, si è iniziato a capire come i contributi greci avessero quale traguardo la perfezione formale, la massima attenzione alla ricerca estetica e all’armonia.
(lunedì 25 novembre 2024, ore 19.00; Socio divulgatore: Anna Maria)
Lezione 4 – L’arte etrusca
L’Arte etrusca, nata dalla vita quotidiana, è rimasta sempre vincolata al soddisfacimento delle esigenze. È pertanto strettamente legata tanto alla struttura sociale quanto alle condizioni religiose e all’ideologia funeraria. Salvo poche eccezioni, l’arte etrusca può essere ricondotta ad espressioni di “artigianato artistico”, senza finalità estetiche, quindi, pur non mancando di espressioni di elevatissimo livello (vedi il “Sarcofago degli Sposi”, custodito al Museo Etrusco di Roma)
(lunedì 2 dicembre 2024, ore 19.00; Socio divulgatore: Isabella)
Lezione 5 – L’arte romana: il periodo arcaico e repubblicano
Le prime forme artistiche che presentano caratteri di originalità e che possono essere considerate romane risalgono al periodo repubblicano; sono soprattutto opere di architettura e ingegneria finalizzate ad una utilità pubblica.
In questa lezione verranno analizzate le tecniche costruttive e le prime grandi opere quali strade e acquedotti
(lunedì 9 dicembre 2024, ore 19.00; Socio divulgatore: Anna Maria)
Lezione 6 – L’arte romana: il periodo imperiale
È con l’età imperiale che la cultura romana produce i suoi capolavori più alti, esprimendosi in tutti i campi: dalle grandiose costruzioni promosse dai diversi imperatori alle numerose realizzazioni di pittura, scultura, architettura, ceramica e oreficeria richieste dalle famiglie patrizie. Lo stile romano imperiale è caratterizzato da grande senso di equilibrio, derivato soprattutto dalla cultura artistica greca, ma anche una tendenza alla monumentalità e solennità che si integra con una componente realistica fondamentale.
(lunedì 16 dicembre 2024, ore 19.00; Socio divulgatore: Anna Maria)
Buon Natale!
Lezione 7 – L’Alto Medioevo: lo stile bizantino
Religiosità, anti-plasticità e anti-naturalismo, intese come appiattimento e stilizzazione delle figure: questi i canoni dello stile bizantino, vòlti a rendere la smaterializzazione dell’immagine, conferendo maggiore monumentalità e astrazione soprannaturale, il tutto per descrivere le aspirazioni dell’uomo verso il divino.
(martedì 7 gennaio 2025 ore 19.00; Socio divulgatore: Anna Maria)
Lezione 8 – L’Alto Medioevo: l’arte ravennate
La maggiore espressione dell’arte bizantina è individuabile a Ravenna, un patrimonio artistico senza eguali. La lezione svilupperà i canoni di questo stile, analizzando i capolavori unici di San Vitale, Galla Placidia, il Battistero degli Ariani, il Battistero degli Ortodossi e Sant’Apollinare Nuovo e Sant’Apollinare in Classe e i loro messaggi politici oltre che religiosi
(mercoledì 15 gennaio 2025, ore 19.00; Socio divulgatore: Anna Maria)
Lezione 9 – Il Medioevo: l’Età dei Comuni e lo stile Romanico nelle cattedrali
Lo stile romanico, che recupera soprattutto lo stile classico tardo-imperiale, si concentra – in architettura – nella costruzione di grandi cattedrali che diventano il simbolo dell’intera comunità, assolvendo, oltre alla funzione religiosa, anche a quella di raduno di assemblee.
La lezione, oltre a sviluppare i canoni del nuovo stile e le sue applicazioni, farà un excursus storico per raccordare la caduta dell’Impero Romano alla nascita dei Comuni in modo da inserire consapevolmente il nuovo stile nel contesto storico che lo ha determinato
(lunedì 20 gennaio 2025, ore 19.00; Socio divulgatore: Anna Maria)
Lezione 10 – Il Medioevo: lo stile Romanico nella pittura e scultura
La pittura e la scultura, abbellendo questi edifici, ebbero la funzione di istruire i fedeli, la cui grandissima maggioranza – compresi gli aristocratici e persino i sovrani – non sapeva leggere né scrivere. Il nuovo stile si diffuse lungo le vie dei pellegrinaggi e lungo le grandi strade che collegavano i mercati internazionali.
La lezione si concentrerà soprattutto nell’applicazione dello stile nella pittura e scultura che assunse la funzione narrativa, la cosiddetta Biblia pauperum, delle Sacre Scritture
(lunedì 27 gennaio 2025, ore 19.00; Socio divulgatore: Anna Maria)
Lezione 11 – Il Medioevo: Il Gotico: l’arte che viene dal Nord e si afferma nel Duecento italiano
Il termine “gotico” viene usato per la prima volta da Giorgio Vasari con quell’accezione del tutto negativa che cessò solo nel XVIII secolo.
Ebbe origine nella zona Ile-de-France, divenendo infatti un’arte nazionale, rappresentativa della nazione francese. Si diffuse in tutta Europa, differenziandosi in base alla località in cui si manifestava e accompagnandosi ad un rinnovato interesse per la cultura e per le discussioni filosofiche e teologiche. Si tratta di un’architettura agile, traforata, leggera, aerea, caratterizzata da un accentuato verticalismo. Lo sviluppo è quindi verso l’alto, come se volesse sfidare il cielo.
La lezione analizzerà lo stile gotico nel dettaglio, mettendo in luce le caratteristiche architettoniche principali e le sue funzioni simboliche. Verrà poi affrontata la differenziazione del gotico nelle diverse parti d’Europa, compresa l’Italia, descrivendo singolarmente le cattedrali più rappresentative di questo stile.
(lunedì 3 febbraio 2025, ore 19.00; Socio divulgatore: Isabella)
Lezione 12 – La scultura gotica: Nicola e Giovanni Pisano e Arnolfo di Cambio
I fermenti classici risvegliati dagli artisti d’oltralpe, grazie al recupero del principio d’assialità, attecchirono in Italia, dove proprio a partire dalla seconda metà del XIII secolo nacquero importanti scuole scultoree in Emilia, Puglia e Toscana.
Nicola Pisano fu per la scultura quello che Cavallini e Giotto furono per la pittura. Proveniente dalla Puglia, si stabilì a Pisa, diffondendo il nuovo stile che fu proseguito dal figlio Giovanni e dall’allievo Arnolfo di Cambio
(lunedì 10 febbraio 2025, ore 19.00; Socio divulgatore: Isabella)
Lezione 13 – La nascita dell’arte italiana
L’arte italiana non iniziò con il Rinascimento bensì, soprattutto nella parte centrale della nostra penisola, prese l’avvio già alla metà del XIII secolo. In questa lunga fase di sperimentazione ed elaborazione, durata circa due secoli, si definì una vera e propria arte «nazionale», così come stava avvenendo nel campo linguistico con la nascita della lingua italiana. Ed è proprio la concordanza di questo percorso culturale a far sì che questa stagione artistica debba essere definita come epoca della nascita dell’«arte italiana», che vedrà un distacco dagli schemi dell’arte bizantina e un ritorno al naturalismo e alla razionalità terrena della visione.
Per dare la visione dello sviluppo dell’arte, due lezioni a seguire l’odierna approfondiranno le quattro massime espressioni della nuova arte italiana
(mercoledì 19 febbraio 2025, ore 19.00; Socio divulgatore: Anna Maria)
Lezione 14 – Cimabue e Duccio di Boninsegna
Cimabue fu un pittore di spregiudicata capacità innovatrice che, pur senza distaccarsi dai modi propriamente bizantini, li portò alle estreme conseguenze, a un passo dal rinnovamento già perseguito in scultura da Nicola Pisano. L’arte di Duccio, invece, aveva in origine una solida componente bizantina, alla quale aggiunse una rielaborazione personale in senso gotico.
(lunedì 24 febbraio 2025, ore 19.00; Socio divulgatore: Isabella)
Lezione 15 – Pietro de’ Cerroni, detto il Cavallini e Giotto di Bondone
Al Cavallini spetta il passo fondamentale nella transizione da figure ieratiche e idealizzate della tradizione bizantina, verso veri soggetti, dotati di umanità ed emozioni, che saranno alla base della pittura italiana e occidentale.
Cavallini, come vero fondatore dell’Arte italiana, è la scoperta che dobbiamo allo storico e critico d’arte italiano Federico Zeri. Ciò non toglie, che il più giovane (27 anni di differenza) Giotto superò la smaterializzazione dell’immagine, l’astrattismo proprio dell’arte bizantina e si riappropriò magistralmente della realtà naturale, materializzandola nel capolavoro assoluto della pittura che è la Cappella degli Scrovegni di Padova
(lunedì 3 marzo 2025, ore 19.00; Socio divulgatore: Anna Maria)
Lezione 16 –– Il Protorinascimento e la stagione delle scoperte
In Italia il Rinascimento vero e proprio è stato preceduto da un’importante stagione, quella del “proto-rinascimento”,
I vitali cambiamenti artistici di graduale rottura dall’arte medievale di cui erano stati propulsore Cavallini, Cimabue e Giotto, aprirono la strada alle nuove esplorazioni artistiche del XV secolo che emersero a Firenze e fu patrocinata dalla famiglia dei Medici.
(lunedì 10 marzo 2025, ore 19.00; Socio divulgatore: Anna Maria)
Lezione 17 – Beato Angelico e Benozzo Gozzoli
Beatificato solo nel 1982, fu chiamato Beato Angelico subito dopo la sua morte per l’emozionante religiosità di tutte le sue opere e per le sue personali doti di umanità e umiltà. La sua arte cercò di saldare i nuovi principi rinascimentali ai vecchi valori medievali.
Le opere di Benozzo Gozzoli, interi cicli narrativi, sono patrimonio di cittadelle quali Montefalco, Orvieto e San Gimignano.
I due artisti collaborarono insieme alla realizzazione della Cappella Niccolina, a loro commissionata da Papa Niccolò V
(lunedì 17 marzo 2025, ore 19.00; Socio divulgatore: Anna Maria)
Lezione 18 – Il Protorinascimento: Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti
Proprio all’inizio del secolo, nel 1401, a Firenze si tenne un concorso per l’assegnazione della commissione per le porte bronzee da collocare sul Battistero di San Giovanni. Tra lo scultore Lorenzo Ghiberti e l’allora orafo Filippo Brunelleschi lo scontro fu diretto; quest’ultimo, “il perdente” ebbe la rivalsa con l’assegnazione del completamento della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Duomo di Firenze, la cui grande cupola nel 1420, che è ancora considerata un miracolo architettonico, lo consacrò alla gloria eterna.
(lunedì 24 marzo 2024ù5, ore 19.00; Socio divulgatore: Anna Maria)
Lezione 19 – Il Protorinascimento: la scultura di Donatello e le tecniche dei Della Robbia
Donatello con il suo capolavoro erotico – la statua bronzea del David – si è consacrato ad essere una delle icone della Repubblica fiorentina e del Protorinascimento italiano. Parallelamente, nel Quattrocento italiano, si affermò con una tecnica innovativa la famiglia dei Della Robbia, specializzata nella terracotta policroma invetriata.
(lunedì 31 marzo 2025, ore 19.00; Socio divulgatore: Anna Maria)
Lezione 20 – Il Protorinascimento: la pittura del Masaccio
L’ultima figura che completa lo scenario artistico del periodo è Tommaso di Ser Giovanni di Mòne di Andreuccio Cassài, detto il Masaccio, che rinnovò la pittura secondo una nuova visione rigorosa, che rifiutava gli eccessi decorativi e l’artificiosità
(lunedì 7 aprile 2025, ore 19.00; Socio divulgatore: Isabella)
Grazie!