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Hanami, la festa dei ciliegi in fiore

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La primavera giapponese è legata all’Hanami, la festa dei ciliegi in fiore. L’usanza, ormai diffusa in gran parte del pianeta, ha origini davvero antiche. 

Hanami ( はなみ) significa “osservare i fiori” (da hana= fiori e mi= vedere) e infatti consiste nell’osservare e godere gli alberi in fiore, in special modo i ciliegi chiamati sakura. L’Hanami dura una o due settimane, che coincidono con il periodo di fioritura dei ciliegi che si colloca solitamente tra fine marzo e la prima metà di aprile. Per l’Hanami si prepara un pic-nic da consumare sotto i sakura normalmente di giorno, anche se c’è la versione notturna Yozakura (よざくら= Sakura Serale) durante la quale gli alberi in fiore vengono illuminati grazie a particolari luci.

Anche a Roma ci sono dei luoghi dove si possono ammirare i ciliegi in fiore. L’Hanami ogni anno può essere ammirato al Laghetto dell’Eur, oppure nel giardino giapponese dell’Istituto Giapponese di Cultura a Roma e in quello dell’Orto Botanico.

Qui si fa proprio un salto nell’estremo Oriente: tutto è realizzato secondo un modello di giardino orientale con giochi d’acqua, piccole cascate e due laghetti e tante specie arboree e floreali che ci immergono nell’atmosfera anche con il profumo ma ammirando la bellezza di Roma dall’alto come in una cartolina

Pare che l’Hanami risalga al periodo Nara (710-794 d.C.) quando la dinastia cinese Tang, responsabile di varie influenze nel vicino Giappone ma in generale in tutta l’Asia, diffuse la pratica di godere degli alberi in fiore.

Fu poi con l’imperatore Saga, in carica dall’809 all’823 d.C., che questa usanza prese forma. Egli infatti organizzava balli e banchetti sotto gli alberi di ciliegio del suo giardino imperiale, ma l’evento era ovviamente riservato solo a persone di un certo rango come nobili, samurai e artisti di corte. Fu solo con il periodo Edo che questa festa fu estesa anche al popolo, che consumava cibo e bevande, soprattutto il sakè, all’ombra profumosa degli alberi di ciliegio. Si celebrava così la bellezza della natura e si pregava affinché il raccolto del riso potesse essere abbondante; il riso infatti si semina tra fine Aprile e l’inizio di Maggio, ovvero subito dopo la fioritura dei ciliegi, mentre la raccolta avviene tra Settembre e Ottobre.

L’Hanami è ancora particolarmente sentita e praticata, soprattutto tra i giovanissimi, visto che questa festa in Giappone coincide con l’inizio dell’anno scolastico: i ragazzi quindi ne approfittano per organizzare dei pic-nic all’aria aperta e godere insieme della primavera.

Concludiamo con un detto giapponese legato all’Hanami: “Hana Yori Dango” che tradotto letteralmente sarebbe “meglio polpette che fiori” (i dango che sono dei dolci tipici giapponesi a polpetta) ma che significa che è preferibile occuparsi di cose pratiche e utili, piuttosto che cedere alla futilità delle apparenze!

Isabella Leone

Visita guidata tematica: Luci e colori all’Orto Botanico di Roma

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