Sono moltissime le regioni italiane che si prendono il merito di questa deliziosa ricetta: ogni preparazione tipica è differente dalle altre nell’utilizzo dei fagioli, della tipologia di pasta, del metodo di cottura.
In Veneto, Emilia, Campania e Puglia (solo per citare alcune regioni) la pasta e fagioli è un piatto amatissimo e preparato con grande gioia dei commensali nei mesi più freddi: ma anche d’estate non dispiace, essendo la raccolta del legume proprio nel periodo estivo
Le sue origini passano attraverso secoli e secoli di storia, dall’Antica Roma fino ad arrivare ai giorni nostri. Davvero incredibile!
Nell’Antica Roma erano molto apprezzate le zuppe a base di legumi, condite con verdure e spezie, ma per quanto i fagioli fossero ampiamenti diffusi, non erano certamente considerati un cibo prelibato. Allo stesso modo, anche nel Medioevo, le loro notevoli proprietà nutritive li resero un alimento del popolo, consumato spesso anche all’interno dei conventi.
È proprio nel Medioevo che si diffuse l’uso di abbinare e cuocere insieme il legume con la pasta, divenendo uno dei piatti protagonisti della dieta di molte persone, grazie alle sue eccellenti proprietà nutritive, tant’è che i fagioli trovarono impiego in tutti i ricettari più autorevoli dell’epoca al punto che Caterina de’ Medici, promessa sposa al Delfino francese Enrico II di Francia, oltre a portare con sé un nuovo strumento da tavola (la forchetta) e molti cuochi professionisti, aggiunse al carico dei suoi gioielli anche alcuni sacchi di fagioli.
Nei nostri giorni questo piatto povero è stato rivalutato e rivisitato, fino a diventare in alcuni casi anche una ricetta da veri chef.
Io, come sempre, vi do la mia: semplice, sana e gustosa…e veloce, perché la faccio in pentola a pressione.
🍴Preferibilmente uso fagioli freschi o surgelati (d’estate si possono comprare e surgelare), altrimenti quelli secchi ammollati (una notte a bagno in acqua calda e salata)
🍴Nella pentola metto i fagioli, una costa di sedano a rondelle, uno spicchio d’aglio intero, 2-3 pomodorini e l’acqua
🍴Dall’inizio del sibilo calcolo 35 minuti (per i secchi ammollati ce ne vogliono 45)
🍴Apro la pentola, aggiungo il sale e continuo per qualche minuto la cottura. Con lo schiacciapatate, ne riduco una parte in poltiglia, aggiungo 1-2 cucchiai d’olio, in giusta proporzione con la quantità, amalgamo il tutto e aggiungo la pasta (ditali o ditaloni sono perfetti) nel frattempo lessata e manteco.
🍜Pronta per essere servita e mangiata e…buon appetito!
E per concludere, una poesia di Aldo Fabrizi
Anna Maria
La favolosa. La fenomenale
L’eccersa! La canora! La divina!
La carica più umana e genuina
der primitivo e unico canale.
È la Mammasantissima, la quale
fà la ma fiosa in tutta la cucina,
è un pezzo da 90, la Padrino,
e, co’ rispetto, l’inno nazzionale.
Siccome gonfia subito la panza,
nun c’è bisogno manco de fà er bisse
e se risparmia puro la pietanza.
In più chi eia er pallino musicale
e vive solo, armeno pò sentisse
er filodiffusore personale.
II
‘Sto primo, che nun tollera er seconno,
è un vincolo de musica e de gloria,
tra er grano ch’è un’inzegna de Vittoria,
cor legume più libbero e gioconno!
Tutti quanti lo vònno e lo rivònno,
tanto che ormai fa parte de la Storia,
come la trasmissione obbligatoria
che dà ’na risonanza in tutto er monno!
Quann’è er momento che da un corpo sazzio
parte er sonoro, prepotentemente,
è un messaggio dell’omo ne lo spazzio.
E come è stato scritto ner Vangelo,
quer Verbo universale, è solamente
l’anima der fagiolo che va in cielo.
III
Pasta e fagioli dà virilità?
co’ un bòn sellerò poi, fà rivenì
la voja de cantà chicchirichì…
che de ’sti tempi qui è ’na rarità.
In più se po’ provà la castità,
perché quann’uno accenna a diggerì
in modo un po’ vorgare, se pò dì
qual’è la bocca de la verità.
Mò pe’ fortuna c’è un agricortore
che pianta, co’ un innesto origginale
certi fagioli cor silenziatore.
Però si nun c’è più la… sconvenienza
(che quanno è ar dunque poi se sente uguale)
nun fa’ capì qual’è la provenienza.