La meravigliosa città di Roma è custode di tante storie, vissute o leggendarie, diventandone spesso lo sfondo teatrale, al pari di un palcoscenico.
Ma tre luoghi, in particolare, non possono che identificarsi con un personaggio che, seppur immaginario, inquadra un’epoca, incarna una società ed esprime il sentimento umano, nelle manifestazioni più vive e più folli.
Sant’Andrea della Valle, Palazzo Farnese e Castel Sant’Angelo non possono che identificarsi in lei, Tosca!
Ed ogni luogo esprime i sentimenti che la bella Flora prova e suscita.
Nella chiesa dalla cupola maestosa (è la seconda di Roma!) capolavoro del Maderno, conosciamo il sentimento profondo di Mario Cavaradossi per la sua amata, la furiosa gelosia di lei dettata dalla paura di perderlo, lo spirito patriottico del bel pittore e la doppia ambizione del suo rivale: il barone Scarpia. Tanto identifica questo melodramma con il luogo, che la bellissima Cappella Barberini della Chiesa di Sant’Andrea della Valle ha assunto ormai la denominazione abituale di “Cappella della Tosca”.
A Palazzo Farnese si sviluppa l’intreccio della vicenda condita dalla meschina brama del capo della polizia pontificia che sfocerà a Castel Sant’Angelo, la tappa finale della vicenda, nello scendere al basso baratto della vita di un uomo, Mario, in cambio della conquista dell’oggetto del suo desiderio, Tosca.
D’altra parte il personaggio di Scarpia, ripreso tale e quale da Puccini dalla tragedia di Victorien Sardou, non è affatto inventato. L’ispirazione fu un «sbirro» borbonico, capace di ingannare e far fucilare anche i suoi amici d’infanzia. Un uomo infimo, prepotente, ingannatore, che non conosce amore e che farà l’unica fine che merita.
Al contrario, il sentimento che lega il pittore alla cantante è talmente profondo e vero che trionferà, nonostante la fine delle loro vite in tragedia. L’amore condurrà entrambi ad una morte (citazione celebre!) e se sarà espiatrice di quel peccato mortale che commette Tosca per sottrarsi alla bramosia di Scarpia, li unirà per sempre nella vita eterna.
Una storia tipicamente romana quella di Tosca, che si svolge in quella Roma papalina, minacciata dallo spettro napoleonico che ha già imprigionato un Papa e causatone la morte in esilio.
Uno spaccato di storia ben preciso e luoghi che dialogano con i personaggi e che l’urbanizzazione contemporanea ha lasciato intatti.
Con l’idea innovativa della “passeggiata teatrale” si scoprono e si conoscono dei luoghi legati alla vicenda resa celebre dal melodramma pucciniano, rendendo i monumenti il palcoscenico di una rappresentazione dove Tosca, Mario e Scarpia, i protagonisti del melodramma forse più celebre di Puccini, si mostreranno e racconteranno il loro animo e il loro io.
Anna Maria
Visita guidata tematica: Tosca, nei luoghi e nella lingua di Tosca