L’immagine di copertina è opera di Marco De Vincentis, Socio Calipso. Diritti riservati
La Roma nel suo massimo splendore è la Roma barocca, la Roma di Bernini e Borromini. Due grandi artisti così diversi, così opposti, ma con un estro comune: l’arte.
Sono coetanei. Gian Lorenzo Bernini è nato a Napoli nel 1598; Francesco Castelli, detto Borromini, nel Canton Ticino nel 1599.
Mentre il giovane Gian Lorenzo, figlio del grande Pietro Bernini, arriva a Roma all’età di soli 7 anni ed è benvoluto tra le corti più importanti, Francesco completa il suo apprendistato da scalpellino alla fabbrica del Duomo di Milano e arriverà a Roma solo nel 1619, all’età di 20 anni.
Collaboreranno fianco al fianco sia al Baldacchino di San Pietro, sia a Palazzo Barberini. Qualcosa non li farà più essere complici, ma rivali. Dal 1629 in poi i due si combatteranno. Chi vincerà? Non ci è dato saperlo.
Le loro opere rendono Roma una città unica e straordinaria. La Fontana dei Quattro Fiumi troneggia maestosa in Piazza Navona mentre le cede il passo la bellezza di Sant’Agnese in Agone; ma alle sue spalle la misteriosa Sant’Ivo alla Sapienza cela molti segreti nel suo palazzo e fa capolino al sinuoso Oratorio dei Filippini che avvista, con la sua Torre dell’Orologio, la meraviglia delle meraviglie: la cupola di San Pietro che, con il suo colonnato, abbraccia il fedele.
“Con delle braccia come che abbracci ognuno che entri”
Fastoso, ricco e scenografico, il Bernini, ma anche ammaliatore, tanto da saper accattivare le attenzioni perfino di coloro che lo osteggiano; sobrio, elegante e matematico, il Borromini, ma tanto introverso da veder troppe volte il rivale “soffiargli” l’incarico o addirittura godere i meriti della sua fatica. Diverse interpretazioni del Barocco, le loro; eppure la loro arte e le loro vite si sono intrecciate fino a tessere uno dei racconti più affascinanti di Roma, che tra storie vere e leggendarie, resta una delle realtà più note tra i vicoli dell’Urbe. Chi non conosce la rivalità tra Bernini e Borromini e della loro arte che li unisce e li divide? Ma quale rivalità è storia e qual altra leggenda?
Isabella Leone
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